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Tassone è stato sindaco del comune di Nardodipace e molte delle vicende raccontate sono state da lui vissute con impegno e passione civile e quelle non direttamente vissute sono state lette e meditate con molta attenzione. Il libro vuole essere insieme la storia e la testimonianza di un comune che per molti versi ha assunto un ruolo emblematico dei comuni meridionali nel secolo scorso. E anche una dimostrazione che la passione civile, l'impegno e la totale dedizione al bene comune possono costituire le leve per traghettare una comunità da una condizione subumana alla normalità. Le sue pagine ci fanno rivivere lo spirito dei primi anni della nuova comunità partendo dalle speranze e dall'eccitazione che aleggiava in tutti i cittadini per l'autonomia conquistata nel 1901. Sullo sfondo si susseguono eventi divenuti poi storici ed episodi minimi che nessun manuale di storia, sia pure locale, aveva mai registrato. E in più l'autore suscita una continua curiosità con gli aneddoti, le note di costume e le cronache che permettono al lettore di immergersi nella realtà di questa comunità fin dai primi passi della sua indipendenza dal comune di Fabrizia. Una comunità continuamente sospesa tra speranze e delusioni, tra aspirazioni e realizzazioni, tra slanci generosi e comportamenti meschini, tra ampiezza di visioni e ottusa miopia.